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Esposizioni virtuali Edizioni di Basilea del XVI sec. al sud delle Alpi

Girolamo

Opera omnia

Editore: Froben Johann
Luogo e anno di pubblicazione: Basilea, [1516]

Eusebius Hieronymus (san Girolamo) nasce intorno al 340/345 in una famiglia agiata a Stridone presso Emona (Lubiana), una località finora non identificata. Nel 360 viene mandato a Roma per completare gli studi, e qui diventa allievo di Elio Donato, famoso commentatore di Virgilio e di Terenzio. Oltre a leggere soprattutto le opere di Virgilio e di Cicerone, autori che ogni romano colto doveva conoscere, studia anche il greco - lingua che avrà occasione di perfezionare più tardi - la filosofia, e soprattutto la dialettica. Muore a Betlemme nel 419 o 420. Egli è noto soprattutto per la revisione della traduzione latina della Bibbia (Vulgata), che correda di commenti, e che accosta con interessi filologici, ricercandone il senso letterale, mentre con gli anni mostra una certa insofferenza per il pensiero speculativo. Erasmo è il curatore di quest'edizione, la prima della sua vasta impresa di edizioni di testi patristici, che si chiude con la pubblicazione postuma, avvenuta nel 1536, dell’Origene latino. “Erasmo ammirava i Padri della Chiesa, quali modelli di eloquenza che conciliavano il sapere e la pietà, l’amore per le lettere ed il desiderio di Dio. […] egli ha sottolineato a che punto il suo progetto di restaurare la teologia, partendo dalla Sacra Scrittura, passasse necessariamente per i suoi più antichi interpreti, dal solo fatto che essi erano cronologicamente più vicini alla fonte biblica” (tradotto da Erasmus 2013, p. 11). Erasmo, che arriva a Basilea nel 1514 con il progetto di pubblicare le opere di questo importante Padre della Chiesa, se ne occupava già fin dagli anni del suo soggiorno nel convento agostiniano di Steyn, dove traeva copia dalle lettere dello Stridonense, del quale ammirava lo stile. La volontà di stabilire un testo corretto della Vulgata di san Girolamo risale all'anno 1500. Erasmo, infatti, il 12 dicembre scrive a James Batt di voler restituire un testo genuino di tutte le opere di san Girolamo ormai corrotte e mutile a causa dell’ignoranza dei teologi, e di voler distinguere le opere spurie da quelle autentiche (“Dic me magnum quiddam moliri, ut Hieronymum totum, quantus est, inscitia theologorum depravatum, mutilatum, confusum, nam non pauca in illius scriptis adulterina subditiciaque deprehendi, restituam, Graeca reponam", Allen I, lettera 139, p. 328); pochi giorni dopo, il 18 dicembre dello stesso anno, comunica da Parigi a Adolf Greverade che arde per il desiderio di dare un commento alle lettere di san Girolamo, e che non sa quale dio lo spinga ad osare un lavoro così grande fin qui mai tentato ("Flagrat iam olim mihi incredibili ardore animus Hieronymianas epistolas commentariis illustrandi, et nescio quis deus mihi pectus accendit agitque ut rem tantam et a nullo hactenus tentatam audeam animo concipere", Allen I, lettera 141, p. 332). I lavori di Erasmo per l’edizione di san Girolamo andranno di pari passo con quelli per l'edizione del Nuovo Testamento. Anche Johann Amerbach, a Basilea, aveva progettato di pubblicare una edizione dello Stridonense, avviando i lavori in un primo tempo sotto la direzione del certosino Gregor Reisch, e con la collaborazione, tra gli altri, di Johann Reuchlin, famoso per la sua conoscenza dell’ebraico, e del domenicano Johann Cuno. I lavori non giunsero però a conclusione per vari motivi tra i quali la morte di Cuno e di Amerbach stesso avvenuta nel 1513. I figli di Amerbach, Bruno e Bonifacio, non si sentirono all’altezza di portare a termine l’opera per la mancanza di collaboratori competenti nelle lingue greca ed ebraica. La ripresa dell'officina da parte di Froben e l’arrivo di Erasmo a Basilea si riveleranno provvidenziali per la continuazione dell'impresa (Lugano 2006, p. 41; Vanautgaerden 2012, p. 366). Nel 1515 Erasmo informa Leone X sull’andamento dei lavori: "Fervet igitur iampridem ingens opus, et apud inclytam Germaniae Basileam totus renascitur Hieronymus; idque in officina Frobeniana, qua non est alia accuratior vel unde plus bonorum exeat codicum, praesertim qui ad sacras pertineant litteras" e indica anche la ragione di tanta impresa: “Ipse ex tantis sudoribus non alium expecto fructum quam ut nostra qualicunque industria Christiana pietas ex Hieronymi monumentis adiuvetur" (Allen II, lettera 335, p. 88-89). I lavori di stampa dei 9 tomi terminano, con qualche difficoltà dovuta all'approvvigionamento di carta, nel giugno 1516 (Allen II, lettera 419, p. 250). Il primo volume si apre con una dedica a William Warham, arcivescovo di Canterbury, nella quale Erasmo, giustificando il suo lavoro filologico esercitato per più di quindici anni sul testo di Girolamo allo scopo di liberarlo dalle scorie del tempo, espone la sua concezione degli studi umanistici. Il colophon del t. 9 (che manca nell’esemplare della Biblioteca Diocesana) menziona, accanto a Froben, anche i figli di Johann Amerbach: Bruno, Basilio e Bonifacio (Vanautgaerden, p. 365). Il frontespizio è alquanto sobrio: vi appare unicamente il titolo, con indicazione del tomo in caratteri più grandi, e l’indirizzo Apud inclytam Basileam ex acuratissima officina frobeniana. Sul verso sono stampati i privilegia di Leone X e dell’imperatore Massimiliano, che dovrebbero proteggere l’opera da contraffazione per 5 anni; in basso figura la marca frobeniana con il caduceo. La lettera dedicatoria a William Warham è incorniciata da un fregio popolato di putti musicisti e candelabri, ideato da Urs Graf (Vanautgaerden 2012, p. 364). Fa seguito la Vita Hieronymi, anche questa inquadrata da fregi del Graf; quello inferiore contiene in basso uno scudo, retto da due putti, che presenta il nome dello stampatore: Io. Frobe. typis excudebat, seguito da una scritta in greco che suona Qualcuno criticherà più facilmente [questo lavoro] che imitarlo.
L’esemplare della Biblioteca Diocesana, in deposito presso la Biblioteca Salita dei Frati, è costituito di 7 tomi, rilegati in 4 volumi; mancano i tomi 8 e 9. Come indica una nota manoscritta sui frontespizi, i volumi, prima di giungere al Seminario di San Carlo a Lugano, erano conservati presso il convento dei canonici regolari di Santa Maria di Diessen am Ammersee in Baviera: fondato nel 1150, il convento venne soppresso nel 1803, e la biblioteca dispersa.

Omnium operum divi Eusebii Hieronymi Stridonensis Tomus primus, Apud inclytam Basileam : ex accuratissima Officina Frobeniana, [1516]

9 vol.; 39 cm (fol.)

Data del tomo 1 nel colophon, i tomi 2-7 hanno tit.: Secundus [-septimus] tomus...
Marca sul verso del front del tomo 1: Caduceo sorretto da una mano uscente da nuvole, con 2 serpenti coronati attorcigliati e in cima 1 colomba (HB, fig. 29, con motto in latino, greco ed ebraico: Prudens simplicitas amorque recti)
Impronta: Vol. 1: rus- s,u[asterisco] o[asterisco]ru iumi (3) 1516 (T). Vol. 2: diu- ise- a.um erip (3) 1516 (R). Vol. 3: inam e-[asterisco]- eni- cule (3) 1516 (R). Vol. 4: e-a- code r.in scno (3) 1516 (R). Vol. 5: a-e- tea- ide- neQu (3) 1516 (R). Vol. 6: inen i:i- iqce eu&u (3) 1516 (R). Vol. 7: u-di a-ha o-ui diue (3) 1516 (R)
Segn.: Vol. 1: α6, β8, γ6, δ8, a8, b-s6, t8, u-z6. Vol. 2: A-Z6, Aa-Pp6, Qq8. Vol. 3: AA-XX6, YY8, ZZ6, aaa-eee6. Vol. 4: AAA-ZZZ6, &&&6, t̃t̃t̃6. Vol. 5: A-L8, M-Z6, Aa-Vv6, Xx8. Vol. 6: a-k8, l-s6, t8. Vol. 7: AA-VV6
Nota ms sul front. del tomo 1 depennata: Thomas Renngli Paroch; altra depennata e illeggibile
Nota ms sul front. dei tomi 3, 5 e 6: Monasterii B.V. in Diessen
Timbro sul front. dei tomi 1, 3, 5 e 6: Seminario S. Carlo Lugano. Biblioteca
Rilegatura in pelle suina su assi lignee con decorazioni a secco, due coppie di fermagli metallici lungo i tagli ant., indorsature con rinforzi in ms membranaceo, testo e partiture musicali
Come f. di guardia ant. del tomo 6 pergamena proveniente da un antifonario del XIV sec. con notazione musicale ms
Bibliografia: Clausi 2001; Fabrizia Finzi Pasca, Scheda a “Eusebius Hieronymus", in Lugano 2006, pp. 40-41; Vanautgaerden 2012, pp. 363-377; Erasmus 2013

Provenienze: Biblioteca del Seminario San Carlo di Lugano, Monastero degli Agostiniani di Santa Maria di Diessen am Ammersee, Renggli, Thomas

Collocazione attuale: Biblioteca Salita dei Frati Lugano, FSC X 8 A 6-9

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