La rivista «Fogli» nasce nel 1981, a cinque anni dalla fondazione dell’Associazione e ad un anno dall’apertura della biblioteca al pubblico (27 ottobre 1980): con questa iniziativa si voleva innanzi tutto informare sull’attività dell’Associazione, che stava vivendo la sua fase iniziale alla ricerca di una propria identità, sia in ordine ai criteri da seguire nella gestione e nell’accrescimento della biblioteca che i Cappuccini avevano affidato alle sue cure, sia in ordine ai temi da proporre nelle conferenze e negli incontri di studio organizzati fin dall’inizio, nella convinzione che la biblioteca dovesse essere anche un centro culturale. Ma, accanto a questo compito informativo, che attribuiva a «Fogli» anche la funzione di un ‘bollettino’ destinato ai membri dell’Associazione, la rivista fu subito impostata anche secondo altre finalità e intenzioni: segnalare e descrivere fondi e singole opere della Biblioteca Salita dei Frati, raccogliere dati sulle biblioteche e gli archivi d’interesse pubblico della Svizzera italiana, promuovere un dibattito sulla politica bibliotecaria che stava nascendo in quegli anni, presentare le più importanti istituzioni culturali della Svizzera italiana, raccogliere schede descrittive delle ricerche di scienze umane in corso nella Svizzera italiana. Fu questa l’impostazione voluta dal primo presidente dell’Associazione, Fabio Soldini.
Negli ultimi anni la rivista, rimanendo fondamentalmente fedele alle scelte iniziali quanto alle intenzioni di fondo, ha indubbiamente elevato il proprio livello, ospitando contributi di diversa qualità: più impegnativi per metodo e originalità, pensati e redatti per un pubblico non specialistico ma con i criteri dello scritto scientifico, spesso corredato di indicazioni bibliografiche che consentono quei riscontri e quegli approfondimenti che molti lettori possono desiderare. Con questo la rivista ha confermato e rafforzato il proprio ruolo e la propria posizione originale fra le riviste culturali che si pubblicano oggi nella Svizzera italiana, in particolare per la presenza costante di contributi sulla storia del libro. Non è un caso che, anche per sottolineare questa volontà innovativa, dal 2005, quando fra l’altro è stata scelta una nuova veste grafica, al sottotitolo volutamente dimesso dei primi anni Informazioni dell’Associazione Biblioteca Salita dei Frati sia stato sostituito il più confacente Rivista dell’Associazione Biblioteca Salita dei Frati.
E’ stata anche meglio definita e precisata l’articolazione della rivista. Ogni numero comprende cinque sezioni: nella prima (Contributi) sono contenuti brevi saggi su temi di storia del libro e dell’editoria, su problemi bibliografici, su importanti fondi librari o archivistici della Svizzera italiana e altro; la seconda (Rara et curiosa) ospita segnalazioni e descrizioni di opere di particolare interesse o rarità bibliografica e culturale possedute dalla biblioteca; segue la sezione In biblioteca, dove si legge abitualmente, fra l’altro, un resoconto sull’attività espositiva; la penultima sezione è la Cronaca sociale, dove sono pubblicati la Relazione del Comitato sull’ultimo anno sociale e i conti, per documentare l’attività svolta dall’Associazione e la situazione finanziaria; chiude la rivista la sezione Nuove accessioni, dove sono elencate, suddivise per discipline, tutte le opere entrate in biblioteca nell’ultimo anno civile perché acquistate dall’Associazione per decisione della Commissione per gli acquisti librari (che segue criteri basati su un’accurata indagine delle opere che si pubblicano negli àmbiti che interessano), come pure parte delle opere donate alla biblioteca.