L’Associazione Biblioteca Salita dei Frati nacque con l’assemblea costituente del 17 maggio 1976, con la quale si concluse una lunga e felice operazione culturale che prese avvio alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso, quando fra i Cappuccini della Svizzera italiana si sviluppò l’idea (non senza contrasti e dissensi) di rendere fruibile al pubblico degli studiosi e dei lettori l’antica biblioteca del Convento di Lugano. La decisione maturata, sostenuta soprattutto da padre Callisto Caldelari e da padre Giovanni Pozzi, fu coraggiosa e lungimirante: costruire un nuovo edificio progettato da Mario Botta, per trasferirvi i libri, prima custoditi nel locale del convento adibito appunto a ‘libreria’ (come prescrivono le Costituzioni dell’Ordine), e affidare la gestione della ‘nuova’ biblioteca ad un’associazione di persone al di fuori della comunità conventuale, per offrire un servizio culturale pubblico e senza pregiudiziali confessionali. Si trattava, per i Cappuccini, di promuovere la conoscenza e l’uso di un prezioso bene culturale: la più antica biblioteca privata del Cantone e la sola biblioteca conventuale sopravvissuta nella sua integrità (con quelle molto più piccole di Bigorio e di Faido). Così diceva padre Pozzi in una comunicazione agli amici coinvolti fin dall’inizio per dar sèguito all’iniziativa: “I Cappuccini non offrono […] astratti valori spirituali, ma una massa di oggetti, di beni materiali, alla cui gestione sono invitate le persone amiche qui riunite. Il gesto […] non si veste minimamente dei panni del mecenatismo; al rovescio è una spogliazione, diversa nella sostanza da quello di Francesco davanti al vescovo e al padre, ma non dissimile nelle intenzioni”.
L’8 giugno 1976 si tenne la prima assemblea ordinaria della neocostituita Associazione, che designò il primo Comitato nelle persone di Angelo Alimonta, Callisto Caldelari, Mauro De Grazia, Paolo Farina, Fernando Lepori (segretario), Giovanni Orelli, Fabio Soldini (presidente) e Biancamaria Travi, cui si aggiunsero, come delegati dei Cappuccini, Stefano Bronner e Roberto Pasotti.
Il 20 dicembre successivo fu sottoscritta una convenzione tra l’Associazione e la Regione della Svizzera italiana della Provincia svizzera dei Cappuccini, con la quale venivano definiti gli impegni delle due istituzioni: la Regione metteva a disposizione dell’Associazione a titolo di comodato, cioè gratuitamente, la nuova biblioteca e l’ala ottocentesca del Convento di Lugano e garantiva all’Associazione un contributo finanziario ricorrente; l’Associazione si impegnava ad aprire al pubblico la biblioteca affidatale almeno per tre pomeriggi settimanali, ad arricchirla ed aggiornarla segnatamente nel settore delle scienze religiose e delle scienze umane, a favorire le ricerche di studiosi, a promuovere manifestazioni culturali e a sensibilizzare l’opinione pubblica su problematiche culturali e sociali e sulle attività che si sarebbero sviluppate nella biblioteca.
Terminato nel 1980 l’edificio progettato da Botta, una costruzione interrata a ridosso del Convento, e trasferiti i libri nella nuova sede, l’Associazione poté dar avvio alla propria attività: la nuova biblioteca, denominata da allora “Biblioteca Salita dei Frati”, fu ufficialmente aperta al pubblico il 27 ottobre 1980.
Ma fin dall’inizio, oltre alla gestione tecnica e culturale della biblioteca, l’Associazione si impegnò a svolgere una regolare attività culturale, che si è poi andata costantemente sviluppando in tre distinte direzioni. In primo luogo vanno segnalate le conferenze e i convegni di studio: ogni anno l’Associazione promuove ed organizza conferenze, presentazioni di libri e incontri di studio su tematiche di cultura religiosa (in particolare biblica e francescana), bibliografica, filosofica, storica, letteraria. Un secondo aspetto che caratterizza l’attività culturale dell’Associazione è costituito dalle esposizioni periodicamente allestite nel portico d'ingresso, che interessano sempre un pubblico numeroso e qualificato, spesso con risonanza internazionale, e che riguardano materiale librario o iconico, con particolare attenzione al rapporto fra testo e immagine e rivolte soprattutto al libro d’artista. Occorre infine ricordare le pubblicazioni curate dall’Associazione: il periodico «Fogli», che viene pubblicato con ritmo annuale dal 1981 ed ospita, in particolare, contributi di storia del libro e la descrizione di opere di interesse bibliografico conservate nei fondi della nostra biblioteca; gli atti dei convegni di studio; gli studi e i censimenti riguardanti singoli fondi librari della biblioteca.
L’Associazione Biblioteca Salita dei Frati, che è aconfessionale e della quale fanno parte oltre 300 persone fisiche e giuridiche, è riconosciuta come ente di pubblica utilità che beneficia dell’esenzione fiscale; gli associati possono perciò dedurre dal reddito la loro quota sociale annua, che è di almeno fr. 50 per le persone fisiche (fr. 10 per studenti, apprendisti e disoccupati) e di almeno fr. 100 per le persone giuridiche. I membri sono costantemente tenuti informati sulle attività e le iniziative dell’Associazione, oltre che nell’Assemblea annuale, con l’invito a tutte le manifestazioni culturali e attraverso frequenti circolari. Ricevono, se richiesta, gratuitamente la rivista «Fogli».