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Esposizioni virtuali Edizioni di Basilea del XVI sec. al sud delle Alpi

Luciano di Samosata

Saturnalia

Editore: Froben Johann
Luogo e anno di pubblicazione: Basilea, 1521

Luciano di Samosata è considerato uno dei maggiori scrittori satirici di tutti i tempi. Nasce intorno al 120 d.C. a Samosata (oggi il villaggio di Samsat, in Turchia, all’epoca compreso nel territorio della provincia imperiale romana della Siria) e muore nel 180 d.C. Le sue satire contro i costumi corrotti della società sono fonte d’ispirazione per molti famosi scrittori, che ne hanno derivato motivi letterari, come William Shakespeare, che riprende il personaggio del misantropo nel Timone d’Atene, e Giacomo Leopardi, che nelle Operette morali dichiara esplicitamente di voler scrivere “dei Dialoghi satirici alla maniera di Luciano”. Erasmo stesso, curatore di questa edizione, cita Luciano quale sua fonte nell’Elogio della follia. Nel 1506 esce a Parigi la traduzione dal greco di alcuni dialoghi di Luciano curata da Tommaso Moro (Cynicus, Menippus, Philopseudes sive incredulus, Tyrrannicida ), e da Erasmo (Toxaris sive de amicitia, Alexander seu Pseudomantis, Gallus sive somnium, Timon seu Misanthropus), e due orazioni scritte dai traduttori sulla falsariga del Tyrannicida. Nel 1517 Froben ne ristampa testi e commenti. Questa edizione del 1521 riprende i quattro dialoghi curati da Moro, e ne aggiunge altri, tradotti da Erasmo, per un totale di ventuno, oltre ai testi accompagnatori di Erasmo e di Tommaso Moro. Sul frontespizio, il lungo titolo con l’elenco delle opere è collocato in una cornice xilografica disegnata da Ambrosius Holbein nel 1517 (si veda nell’angolo a destra in alto il monogramma AH e la data). In testa è rappresentata la battaglia dei Romani contro i Germani, ai due lati, in veste femminile, compaiono le virtù cristiane: a sinistra Temperanza e Giustizia, a destra Carità e Fortezza. In basso, un motivo descritto da Luciano nel testo Calumniae ‘non temere credendum’, che narra la storia del pittore Apelle vittima di chi l’ha calunniato presso il re Tolomeo. Nei due angoli, in figura femminile, l’Ignoranza (a sinistra) si oppone alla Verità (a destra). Il re Tolomeo, rappresentato sul suo trono con le grandi orecchie di re Mida ha accanto a sé il Sospetto, mentre la Calunnia, con una fiaccola nella mano destra, trascina con la sinistra per i capelli il calunniato, seguita da Invidia, Frode, Insidia e Pentimento. Questa xilografia di Holbein viene reimpiegata in altre edizioni di Froben, come frontespizio o come tavola: Tacito, Historia augusta, 1519, Velleio Patercolo, Historia romana, 1521, Caecilius Cypriano, Opera, 1521, Agostino, De civitate Dei, 1522, Erasmo, Annotationes, 1522, Erasmo, Adagia, 1523 (v. Hieronymus 1984, vol. 2, n. 259). Luciano di Samosata è uno dei rari classici posti all’indice: l’Opera omnia è già citata nell’indice del 1554 (De Bujanda Thesaurus, p. 262-63).
L’esemplare non ha segni di censura. Le provenienze sono date nel catalogo a stampa della raccolta libraria di Einsiedeln (v. Müller 2010, n. 1818): prima di approdare nella biblioteca del collegio dei Gesuiti di Bellinzona, il volume era appartenuto a Sebastian Beroldingen (1550-1603), di Altdorf. Landscriba di Lugano dal 1576 al 1588, Beroldingen fu ufficiale al servizio della Lega in Francia e colonnello del reggimento Tanner nel 1590. Fu uno dei più influenti uomini politici della Svizzera cattolica (v. Dizionario storico della Svizzera, consultazione online 08.02.2016). Il secondo possessore è Leonard Fründt (morto nel 1635) che fu parroco di Altdorf, e primo commissario vescovile per i cantoni primitivi (v. DHBS, vol. 3, p. 283; HS, 1/2, p. 721).

Luciani Samosatensis Saturnalia; Cronosolon, id est, Saturnalium legum lator; Epistolae Saturnales; De luctu; Abdicatus; Icaromenippus seu Hypernephelus ; Toxaris sive Amicitia ; Alexander seu Pseudomantis ; Gallus seu Somnium ; Timon seu Misanthropus; Pro tyrannicida declamatio. Erasmi declamatio, Lucianicae respondens; De ijs qui mercede conducti degunt; Dialogi XVIII; Hercules Gallicus; Eunuchus seu Pamphilus; De Sacrificijs; Convivium seu Lapithae; De Astrologia, Des. Erasmo Roterod. interprete. Aliquot item ex eodem commentarij Thoma Moro interprete, Basileae: apud Io. Frob., an. 1521

298 p.; 31 cm (fol.)

Segn.: a-z6, A-B6
Legato con: Fulgentius Fabius Placiades, Mythologie, 1521; Velleius Paterculus Gaius, Historiae Romanae, 1520; Regino von Prüm, Annales, 1521
Note ms sul front.: Sebastiani Berlingeri Uriensis Helvetii (nome proprio depennato); Leonardi Fründt Camerarii; Societatis Iesu Bellinzonae 1651
Legatura: pelle suina su assi in legno con decorazione a secco tramite rotelle, resti di due fermagli; nota ms sul taglio di piede: 81 LUCIANUS FULGENTIUS VELEIUS REGINO
Bibliografia: Griechischer Geist 1992, Nr. 88; Müller 2010, n. 1818; VD16, L 2925

Provenienze: Beroldingen, Sebastian, Collegio dei Benedettini di Bellinzona, Collegio dei Gesuiti di Bellinzona, Fründt, Leonard

Collocazione attuale: Collocazione attuale: Stiftsbibliothek Einsiedeln, Ink. 1808

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