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Esposizioni virtuali Edizioni di Basilea del XVI sec. al sud delle Alpi

Ricchieri Ludovico

Lectionum antiquarum libri XVI

Editore: Froben Johann
Luogo e anno di pubblicazione: Basilea, 1517

Opera di erudizione che apparve per la prima volta nel 1516 con il titolo Sicuti antiquarum lectionum commentarios concinnarat olim Vindex Ceselius, ita nunc eosdem per incuriam interceptos reparavit Lodovicus Caelius Rhodiginus, edita a Venezia da Aldo Manuzio e Andrea Torresano (mense Februario 1516). L’autore è l’umanista Ludovico Ricchieri, noto anche con il nome di Celio Rodigino (Caelius Rhodiginus), nato nel 1469 a Rovigo, professore di lingua greca e latina prima a Rovigo e poi in varie città italiane. L’edizione di Johann Froben in mostra è datata nel colophon 18 marzo 1517, e nello stesso anno, ma datata “ad Idus Iunias anni 1517”, quindi posteriore, è nota un’edizione parigina di Josse Bade. La riedizione più importante si deve ancora ad un Froben, ma questa volta Hieronymus, figlio di Johann, in collaborazione con Nikolaus Episcopius, che ripubblicò l’opera nel 1542 in 30 libri e non più in 16, per cura del nipote dell’autore Camillo Ricchieri, che riprese il materiale lasciato da Ludovico alla sua morte nel 1525. Negli ultimi anni infatti l’autore si era dedicato alla correzione e all’ampliamento di questa che è la sua opera più importante, non potendo però procedere alla riedizione a causa del sopraggiungere della morte. Negli anni successivi si moltiplicarono le edizioni (1550, 1560, 1562, 1566, 1599, 1620, 1666) a dimostrazione della fortuna di quest’opera che raccoglie le osservazioni fatte dallo studioso umanista durante i suoi anni di insegnamento.Dell’edizione in mostra merita una particolare attenzione il frontespizio, riccamente illustrato: attorno al riquadro con le indicazioni bibliografiche, campeggiano 6 ordini di immagini che ripropongono, ad accezione del sesto, una galleria di personalità dell’antichità. Al livello più alto, individualmente, divisi da colonne e da sinistra a destra, si trovano Omero, re Salomone ed Esiodo; al secondo, accoppiati e dialoganti, Aristide con Demostene, Platone con Aristotele, Euripide con Aristofane. Più sotto, al terzo ordine, intervallati dal riquadro con i dati bibliografici, Plutarco con Lucano e Teocrico con Pindaro; al quarto livello, Cicerone con Quintiliano e Virgilio con Orazio; al quinto Plinio il Vecchio con Aulo Gellio e Tito Livio con Sallustio. In basso, per tutta la larghezza del frontespizio, i ritratti di personalità lasciano spazio ad una fontana a pianta esagonale con al centro un albero fiorito, rappresentazione simbolica della conoscenza e della memoria. Questo frontespizio è stato disegnato da Urs Graf su indicazioni di Johann Froben stesso e del filologo umanista Beatus Rhenanus. Pensato ed utilizzato per la prima volta per il frontespizio degli Adagia di Erasmo da Rotterdam editi nel 1515, viene qui riutilizzato vista l’affinità dei contenuti (ITB; un’immagine del frontespizio degli Adagia editi nel 1520 sempre da Froben in Crousaz 2005, p. 158).
La restituzione delle provenienze è lacunosa per il primo periodo, non è infatti possibile identificare il possessore delle numerose postille e annotazioni coeve all’edizione. L’unico nome proprio che appare è “Antonio”, di mano però più recente, probabilmente settecentesca, possessore anche di un incunabolo dello stesso fondo librario (MdS 58 Ca 1, Speculum naturale di Vincent De Beauvais, Venetiis: Hermanni Liechtenstein, 1494). Certa invece è la collocazione all’interno del fondo librario dei Minori conventuali della Madonna del Sasso, come dimostrano i segni caratteristici sul dorso (i due tasselli in carta, quello superiore con titolo e autore dell’opera e quello inferiore con l’antica segnatura C ?11).

Lodovici Caelii Rhodigini lectionum antiquarum libri XVI, Apud inclitam Basileam: Frobenianis excusi typis, [1517]

[80], 862, [2] p.; 33 cm (fol.)

Marca nel colophon a c. Ccc6r: Caduceo sorretto da mano uscente da nuvole, con due serpenti attorcigliati e in cima una colomba (HB 29, ma con il motto in latino, greco ed ebraico: Prudens simplicitas amorque recti)
Impronta: ++++ .Lia ame, m[asterisco]fi (3) 1517 (R)
Segn.: α8, β6, γ6, δ6, aa6, bb8, a-z6, A-Z6, Aa-Zz6, Aaa-Ccc6
Mancano le c. α2-3 e le c. N1-8 sostituite in parte da fascicolo ms con restituzione del testo.
Numerose postille e maniculae coeve; a c. Yy2r nota ms: Antonio; sul front. nota ms depennata di un precedente possessore: M[...] C[...]; sulla controguardia post. la data ms: 1558.
Legatura rigida in mezza pelle impressa a secco su assi lignee, due coppie di fermagli sul taglio ant.

Provenienze: Antonio (XVIII sec.), Convento dei Frati Minori della Madonna del Sasso di Orselina

Collocazione attuale: Convento della Madonna del Sasso Orselina, MdS 58 Ca 2

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